Confrontarsi per diffondere cultura, logica ed equilibrio (anche in rispetto a dove e come si vive per trarne il meglio) non vuol dire portare ad esempio "io faccio" "io sono"...
Vuol dire ragionare su dati scientifici, il più vasto e prestigioso possibile e che chiaramente possono essere in divenire.
Quindi applicarli...misurando e personalizzando.
Vuol dire avere mente aperta e non difendere a spada tratta quel che si fa personalmente.
Ed astenetevi da chi non studia e da chi non misura e non si applica tutti i giorni per cercare di fare il meglio per i suoi clienti o allievi...ma è solo un teorico di se stesso.
(S.Zambelli)

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Per altre informazioni e curiosità sull'alimentazione, l'allenamento, la riabilitazione e la naturopatia, potete andare su riccardodaprettopersonaltrainer.blogspot.it

"MANGIARE E' UNA NECESSITÀ. MANGIARE INTELLIGENTEMENTE E' UN' ARTE" (F.DeLaRochefoucald)

"MANGIARE E' UNA NECESSITÀ. MANGIARE INTELLIGENTEMENTE E' UN' ARTE" (F.DeLaRochefoucald)
"CHI NON BADA A CIÒ CHE MANGIA DIFFICILMENTE BADERÀ A QUALSIASI ALTRA COSA" (S.Johnson)

martedì 27 maggio 2014

Focus: GLI AMINOACIDI ESSENZIALI

Gli integratori a base di aminoacidi sono utilizzati per completare l'assunzione di proteine nel corpo e contribuire al recupero del tessuto muscolare dopo l'esercizio intenso. 

La supplementazione consente di aumentare l'assunzione e di sopperire ad un’ulteriore esigenza legata o a squilibri alimentari (tipici per esempio di chi segue diete vegetariana o vegana che non può assorbire molti, anzi, quasi tutti gli aminoacidi direttamente dal cibo) o per tutti coloro che  necessitano di un’ulteriore aggiunta rispetto ad un’alimentazione già abitualmente corretta ed equilibrata. Mi riferisco soprattutto agli sportivi e a coloro che frequentano la palestra quotidianamente, o, in generale, hanno uno stile di vita molto attivo e sono sottoposti a forte stress.

Un articolo sul sito Bodybuilding.com spiega che "gli aminoacidi producono enzimi che possono migliorare il recupero muscolare e la costruzione, l'umore, la concentrazione e il sonno." 
Tuttavia, pur non essendo farmaci, non creando dipendenza, pur non avendo controindicazioni significative nè un uso limitato a sesso o fascie d’età, è meglio consultare un esperto o anche un medico prima di utilizzarli.

COSA SONO

"Gli aminoacidi ramificati (chiamati così per la loro struttura a complessa ramificazione) costruiscono le cellule, i tessuti di riparazione, producono enzimi e svolgono un ruolo chiave nella salute mentale", riferisce il sito web Nutritional Supplement Health Guide. 


Hanno quindi funzione plastica e non energetica (se non in caso di necessità durante sforzi particolarmente intensi...ma sarebbe opportuno anche in questi casi far sì che mantenessero solo la loro funzione primaria calibrando adeguatamente la dieta o assumendo altri integratori specifici).


Gli amminoacidi che compaiono nelle proteine di tutti gli organismi viventi sono 20 (anche se evidenze recenti suggeriscono che questo numero potrebbe aumentare fino a 23) e sono sotto il controllo genetico, nel senso che l'informazione del tipo e della posizione di un amminoacido in una proteina è codificata nel DNA. 
Talvolta, nelle proteine compaiono anche altri amminoacidi, più rari, detti “occasionali” che vengono prodotti per modifiche chimiche successive alla biosintesi della proteina, che avviene sul ribosoma: la selenocisteina, corrispondente ad un codone UGA che normalmente è un codone di interruzione, e la pirrolisina, presente negli enzimi di alcuni batteri metanogeni coinvolti nel processo di generazione del metano, corrispondente ad un codone UAG.
In natura sono stati finora scoperti oltre 500 amminoacidi diversi che non fanno parte di proteine e svolgono ruoli biologici diversi.
Secondo un articolo pubblicato dall’Università dell’Arizona, "gli esseri umani sono in grado di produrre 10 dei 20 aminoacidi. Gli altri devono essere forniti dal cibo." 
L’articolo dell’Università spiega anche che "l’insufficiente quantità di anche uno solo dei 10 aminoacidi non prodotti dal corpo porta alla progressiva degradazione del muscolo"
Si parla quindi di “amminoacidi ordinari proteinogenici” detti anche “essenziali (o standard)”, in quanto non possono essere biosintetizzati direttamente da un organismo. 


Struttura chimica dei 20 Aminoacidi

GLI AMINOACIDI ESSENZIALI

Gli aminoacidi essenziali devono essere ottenuti su base giornaliera attraverso i cibi che mangiamo. "Gli aminoacidi essenziali sono isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina, e, nei bambini, l'istidina e l'arginina " riporta un articolo del sito The Peptide Guide. 
I vantaggi indotti da questi acidi essenziali includono la regolazione dello zucchero nel sangue, l'energia, il miglioramento della memoria, la riduzione dello stress e la costruzione del muscolo.

GLI AMINOACIDI NON ESSENZIALI

Secondo un articolo pubblicato sul sito web dell'Università di Arizona "gli aminoacidi non essenziali sono prodotti nel fegato attraverso un processo noto come transaminazione." 
Anche se non indispensabili, questi aminoacidi sono estremamente importanti in quanto si formano da composti già presenti nel corpo e regolano le funzioni di crescita “normale” e di riparazione dei tessuti, le funzioni del sistema immunitario, il controllo del peso e la digestione dei grassi.

CONSIDERAZIONI

Un articolo del 2005 del Journal of International Society of Sports Nutrition ha riportato che “gli integratori di AMINOACIDI RAMIFICATI  BCAA (questo è il nome completo dove BCAA sta per Branched Chain AminoAcids) sono consigliabili per tutti nelle dosi raccomandate”, cioè tenendo soprattutto presente, come dicevo all’inizio, quella che è la dieta giornaliera della persona (se è bilanciata o no...) e la reale esigenza e dispendio legati a stress ed attività fisica, “ma possono interferire con il metabolismo delle proteine se consumati in eccesso”. 
Secondo un rapporto nel Journal of Nutrition, “l’assunzione eccessiva di aminoacidi liberi può avere effetti metabolici negativi, come la diminuzione della sintesi proteica”. Vi riporto questa informazione prendendola direttamente dal giornale, ma per loro stessa ammissione ci sono ancora pochi dati a confermare o negare questo studio.
Sicuramente è certo che l’eccesso di assunzione degli aminoacidi ramificati (sia da integrazione/supplementazione che dalla dieta giornaliera) non produce alcun effetto migliorativo. Il nostro corpo è tendenzialmente programmato ad eliminare gli eccessi...”e lo fa comodamente quando siamo seduti al gabinetto”!

L’ASSUNZIONE TRAMITE IL CIBO

Il corpo ottiene gli aminoacidi dalle proteine presenti negli alimenti, soprattutto dal pesce, dalla carne, i latticini e dai legumi (il cui valore proteico però è più scadente).
Una dieta bilanciata dovrebbe fornire aminoacidi a sufficienza; ma per chi si sottopone ad esercizi fisici intensi, vive una vita particolarmente stressata ed è in fase andro-menopausale,  l'integrazione può essere necessaria o per lo meno io la caldeggio...

Personalmente, a chi ritengo ne abbia bisogno, consiglio un’integrazione non solo di aminoacidi essenziali (in commercio si trovano frequentemente prodotti solo a base di isoleucina, leucina e lisina addizionati a vit.B1 e B6) ma "UN POOL COMPLETO” DI TUTTI GLI AMINOACIDI ESSENZIALI per garantire un assorbimento migliore e, appunto, completo!


RIFERIMENTI

Ø  Journal of Nutrition: An Approach to Defining the Upper Safe Limits of Amino Acid Intake; Paul B. Pencharz, et al.; 2008


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Focus: LE PROTEINE

Che cosa sono le proteine

Le proteine costituiscono l'impalcatura che dà solidità e forma a tutte le strutture del nostro corpo, entrano a far parte sia della composizione della singola e più umile cellula, sia dei tessuti più nobili come quelli ghiandolari e cerebrali, nonché, naturalmente, della preziosa massa muscolare.

I componenti fondamentali del protoplasma della cellula, che è la sede e terreno di ogni funzione vitale del nostro organismo, sono di natura proteica, compresi gli enzimi, i preziosi catalizzatori biochimici di tutte le reazioni energetiche che permettono la vita.

Le proteine, inoltre, costituiscono il fondamento di tutto il sistema naturale di difesa dell'organismo e sono il simbolo della vita, intesa come un insieme di fenomeni in continuo dinamismo. La funzione delle proteine nell'organismo segue appunto un atteggiamento dinamico (metabolismo) che comporta, senza interruzioni, la loro utilizzazione e la loro sintesi (turn over proteico); come vedremo successivamente, quest'ultima può essere assicurata soltanto dall'alimentazione, attraverso l'apporto di adeguato materiale proteico, in quanto le proteine non si accumulano nell'organismo come materiale di riserva.


La classificazione e composizione chimica delle proteine

Le proteine o protidi sono essenzialmente composti organici quaternari, costituiti cioè da carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto, e sono chimicamente sostanze molto complesse; la loro molecola è piuttosto grande e costituita da lunghe catene di composti più semplici, detti aminoacidi.


In base alla loro costituzione chimica si distinguono due grandi classi: proteine semplici, costituite solo da aminoacidi, e proteine coniugate, costituite, oltre che da aminoacidi, anche da sostanze di natura diversa.

Proteine semplici

Sono composti molto numerosi, costituiti soltanto da aminoacidi e dai loro derivati.
Si distinguono in tre gruppi:

  1. Proteine fibrose: ne fanno parte: collagene, elastina e cheratina, e le proteine globulari, che comprendono: protamine, istoni, albumine, globuline e prolamine. Le più importanti dal punto di vista alimentare sono l'albumina, costituente fondamentale del siero del sangue e che si trova nell'albume dell'uovo, la legumina dei piselli e legumi, la leucosina del grano e la lattoalbumina del latte;
  2. Globuline: anche queste sono fra gli elementi fondamentali del siero del sangue. Fra le globuline, hanno importanza alimentare: l'ovoglobulina del tuorlo dell'uovo e la faseolina dei fagioli e delle fave;
  3. Gluteine: sono d'origine vegetale come la gluteina del frumento e la rizenina del riso. 

Proteine coniugate

Sono sostanze caratterizzate da una componente di tipo proteico (aminoacidi) e da una di natura chimica variabile, non proteica, detta gruppo prostetico.
Sono suddivise in cinque gruppi:

  1. Nucleoproteine: sostanze presenti in tutte le cellule animali e, più precisamente, nel nucleo. Ricchi di nucleoproteine sono: il fegato, il cervello, i tessuti ghiandolari e le carni in genere;
  2. Fosfoproteine: contengono acido fosforico, come la caseina del latte e la vitellina del tuorlo d'uovo;
  3. Lipoproteine: sono combinazioni di una proteina con composti grassi, molto diffuse nei tessuti animali. Si trovano anche nel sangue, nel latte, nell'uovo;
  4. Cromoproteine: in esse il gruppo non proteico è rappresentato da un pigmento colorato come nell'emoglobina;
  5. Glicoproteine: in esse tale gruppo è costituito da glucidi. 

Aminoacidi e proteine nobili

Come già accennato, i costituenti fondamentali delle proteine sono gli aminoacidi. Le proteine, durante il processo digestivo, sono scisse in costituenti sempre più piccoli (peptoni e polipeptidi), fino ad arrivare agli aminoacidi che rappresentano l'unica forma assimilabile delle proteine. A questo punto può iniziare il processo inverso di riassemblamento degli aminoacidi, fino a formare il nuovo tessuto proteico corporeo.

L'organismo necessita di circa ventidue aminoacidi per costruire le proprie proteine.
Ad eccezione di otto, tutti questi aminoacidi possono essere prodotti da un organismo adulto rielaborando gli altri aminoacidi; gli otto che non è in grado di produrre sono detti "aminoacidi essenziali", perché devono essere forniti obbligatoriamente con la dieta. Affinché l'organismo possa sintetizzare correttamente le proteine, tutti gli aminoacidi essenziali devono essere presenti simultaneamente ed in corrette proporzioni. Se uno solo di tali aminoacidi essenziali è assente, anche temporaneamente, (aminoacido latitante) la sintesi proteica scende a livelli molto bassi o si arresta del tutto. Il risultato è che anche tutti gli altri aminoacidi sono ridotti allo stesso livello di quello carente o mancante. 

Gli alimenti contenenti proteine possono contenere o non contenere tutti gli aminoacidi essenziali. Quando un alimento contiene proteine formate anche dagli otto aminoacidi essenziali, queste sono definite "proteine nobili" e l'alimento è definito "proteico completo". Gli alimenti che hanno un contenuto estremamente basso o che mancano d'aminoacidi essenziali sono detti "proteici incompleti". La maggior parte delle carni e dei latticini sono alimenti proteici completi, mentre la maggior parte dei vegetali e della frutta sono alimenti proteici incompleti. 

Le proteine animali contengono tutti gli aminoacidi essenziali nelle corrette proporzioni, per questo sono tradizionalmente considerate di elevato valore biologico, mentre quelle vegetali – sebbene contengano tutti gli aminoacidi essenziali, salvo rare eccezioni – possono avere un profilo aminoacidico che si discosta da quello ideale, contenendo scarse quantità di uno o più aminoacidi, detti aminoacidi limitanti. Nel mais l’aminoacido limitante è il triptofano, negli altri cereali e nella frutta secca la lisinae nei legumi la metionina. Alcuni alimenti come soia, ceci, quinoa, amaranto e grano saraceno, hanno invece un profilo aminoacidico sovrapponibile ai prodotti animali.


Occorre sottolineare come molti praticanti di fitness e bodybuilding commettono l'errore di alimentarsi solo ed esclusivamente con cibi proteico completi. Un'alimentazione equilibrata, sotto il profilo proteico, può contenere anche cibi proteico incompleti; l'importante è che vi siano cibi proteico completi che con i loro aminoacidi essenziali permettano l'assorbimento e metabolizzazione di tutte le proteine. 


I diversi indici del valore biologico delle proteine

Il fabbisogno quantitativo di proteine varia in funzione di diversi fattori: il peso, l'età, la composizione corporea, la natura e qualità delle proteine stesse, ecc. In dietologia si usano diversi indici per esprimere il valore biologico e qualitativo delle proteine. 

Uno di questi è il P.E.R. (Protein Efficiency Ratio = coefficiente di efficacia proteica), che indica l'aumento di peso corporeo di un animale cavia per grammo di proteina assunta:
P.E.R. = g di peso corporeo guadagnati / g di proteine assunte
Basato sullo studio delle curve di accrescimento di lotti di animali alimentati con proteine: indica il guadagno in peso corporeo per ogni grammo di proteina ingerita.



Un altro indice qualitativo è il B.V. (Biological Value). Esprime il valore dell'azoto proteico effettivamente utilizzato e non eliminato attraverso urine e feci:
B.V. = g d'azoto assunto / g di azoto assorbito x 100
Esprime la digeribilità ed il valore biologico della proteina.


L'N.P.U. (Net Protein Utilization = utilizzazione proteica netta) oppure C.U.D. (coefficiente di utilizzazione digestiva) è un indice sulla quantità di azoto trattenuto a livello intestinale:
N.P.U./C.U.D. = g d'azoto trattenuto / g d'azoto assunto x 100
E' dato dal rapporto tra azoto assorbito e azoto ingerito (Na/Ni): il CUD è alto per le proteine di origine animale, minore per le proteine di origine vegetale;


Con queste formule i valori biologici più elevati sono assegnati al gruppo delle uova, del latte, del pesce e della carne. Nelle confezioni di integratori proteici delle ditte più serie alcuni di questi indici sono riportati.

Il ruolo delle proteine e frazionamento dei pasti nella pratica del fitness e bodybuilding

L'importanza di alimentarsi con un quantitativo sufficiente di proteine di buon valore biologico è quasi ovvia, in un'attività il cui scopo è l'aumento di peso inteso come massa magra. La creazione di una costante situazione d'anabolismo è fondamentale per riparare la massa muscolare danneggiata da allenamenti intensi. 
I famosi 2 g di proteine per kg di peso corporeo, sono forse la quota minima d'assunzione per mantenere questo stato di continuo anabolismo e consentire una riparazione "maggiorata" del tessuto muscolare. 

Da ciò si ricava subito un'altra considerazione: per esempio come assumere 200 g di proteine (per un peso corporeo di 100 kg) quando più di 30-40 g a pasto non sono assimilate? Semplicemente occorre fare dai 5 ai 6 pasti al giorno invece dei 2 o 3 canonici. 

Questi concetti sembrano ovvi e scontati; tuttavia spesso mi viene chiesto come e quando  assumere i più svariati integratori, da persone che si alimentano male e non a sufficienza a livello proteico: non bisogna farsi ingannare dalla credenza che basta "assumere o integrare" per migliorare, quando per prima cosa occorrerebbe alimentarsi bene. 




APPORTO PROTEICO OTTIMALE calcolato in base al fabbisogno proteico

Fabbisogno normale (sedentari): 0.9-1 g/kg/die
Fabbisogno neonati: 1.8 g/kg/die
Fabbisogno bambini (età prescolastica): 1.2 g/kg/die
Fabbisogno bambini (età scolastica): 1 g/kg/die
Fabbisogno in caso di attività fisica moderata: 1.2-1.4g/kg/die
Fabbisogno atleti di sport aerobici e fitness di gruppo: 1,3-1,5 gr per kg 
Fabbisogno atleti di sport anaerobici 1,5-1,8 gr per kg 
Fabbisogno atleti di forza (attività intensa): 1.6-1.7 g/kg/die
Bodybuilder amatori 1,5-2 gr per kg 
Bodybuilder competitivi 2-2,5 gr per kg

Volendo, vi rimando a questo LINK per un calcolo del fabbisogno proteico più preciso.

Fronteggiare tali richieste diviene difficoltoso con la semplice alimentazione. E’ quindi frequente il ricorso ad appositi integratori che hanno l’aspetto di una polvere (simile a farina) aromatizzata con differente gusto (cacao, fragola ecc.).
Gli integratori di proteine in polvere sono solubili, e vengono fatti sciogliere nel latte o nell'acqua al fine di ottenere un prodotto dalla facile somministrazione.
Al momento di determinare la quantità di integratore da assumere, è importante calcolare quale è la quota proteica fornita dagli alimenti. Non dimentichiamo infatti che solo una parte dovrà essere fornita dagli integratori, la restante quota è facilmente raggiungibile con carne, pesce, uova e lo stesso latte usato per sciogliere gli integratori. Se non teniamo conto di questi fattori è facile trovarsi in una condizione di eccessiva presenza di proteine.
Un eccesso di assunzione proteica, oltre all'affaticamento epatico e renale, determina alti livelli di azotemia, inibizione della ricostruzione di nuove strutture cellulari e, in ogni caso, la quota eccedente può contribuire ad aumentare gli accumuli adiposi.

Gli integratori proteici sono convenzionalmente classificati con un numero. 
Ad esempio “proteine al 90”. Il numero riportato si riferisce alla quantità di proteine presenti ogni 100 grammi. Quindi le “proteine al 90”, conterranno 90 grammi di proteine per ogni 100 grammi di integratore.

Esistono poi differenti fonti dalle quali sono ottenuti gli integratori proteici.
Le fonti più comuni sono:

  • proteine del siero del latte: ottenute per ultrafiltrazione, per microfiltrazione (aventi un quantitativo di grassi nettamente inferiore alle prime) e per scambio ionico. Queste ultime sono qualitativamente migliori e, lo scambio ionico, consente di avere meno dell’1% di grassi ed oltre il 90% di proteine.
  • proteine dell’uovo: tendono a rallentare lo svuotamento gastrico e ad abbassare l’indice glicemico degli zuccheri, hanno un valore biologico pari a 100. 
  • proteine del latte: hanno tempi medi di digestione ed un valore biologico pari a 90. 
  • proteine della caseina: hanno un valore biologico prossimo ad 80, richiedono lunghi tempi di digestione inducendo prolungato senso di sazietà. 
  • proteine della soia: hanno un basso valore biologico, all’incirca pari a 75.

L’integrazione di proteine andrebbe associata ad una adeguata assunzione di vitamine del gruppo B utili nel favorire il metabolismo proteico.

venerdì 23 maggio 2014

Il DECALOGO per un corretto uso degli integratori redatto dal Ministero della Salute




CLICCA QUI per scaricare l'opuscolo in formato PDF direttamente dal sito del Governo

Cosa sono gli INTEGRATORI ALIMENTARI:


Gli integratori alimentari, come suggerisce il termine stesso, sono particolari prodotti che servono ad integrare sostanze di cui il nostro organismo necessita o di cui abbiamo una più o meno grave carenza. 
Poichè a causa di condizioni di stress fisico e mentale il nostro organismo può necessitare di un'ulteriore dose di diverse sostanze nutritive, gli integratori alimentari sono la soluzione più opportuna per sopperire immediatamente a queste carenze, prima di intervenire con i farmaci o, peggio, dell'insorgenza di patologie.

Possono essere di varia tipologia e vengono somministrati (salvo alcuni casi in cui le dosi vengono iniettate endovena) per via orale attraverso compresse effervescenti, pillole, gocce, bustine o polveri da shakerare o anche barrette.


Gli integratori alimentari costituiscono una fonte importante di elementi nutrienti come vitamine, minerali, aminoacidi, antiossidanti e fibre e non sono considerati dei medicinali. 
Pur non rappresentando una vera e propria cura alle patologie, essi possono migliorare le condizioni di salute di soggetti che soffrono di disturbi specifici come soggetti depressi, soggetti che vivono forti situazioni di stress fisico e mentale e sportivi professionisti. 
Per quanto riguarda i soggetti depressi, gli integratori a base di serotonina o di magnesio, possono aiutare a contrastare i picchi di calo emotivo agendo sul sistema nervoso centrale; per i soggetti che vivono situazioni di stress fisico, invece, gli integratori possono contrastare la caduta dei capelli e le influenze stagionale; per gli sportivi, infine, gli integratori aiutano ad avere una maggiore resistenza fisica.


Chi può assumere gli Integratori e quali scegliere 

Gli integratori alimentari possono essere assunti da bambini, adolescenti e adulti, senza bisogno di ricetta medica.
Per scegliere l'integratore più adatto alle proprie esigenze è opportuno capire di quali tipi di disturbi si soffre, conoscere gli stati carenziali del nostro organismo e controllare che tipo di controindicazioni ci sono per altri farmaci di cui si sta facendo uso. 
Prima di analizzare i diversi tipi di integratori in base al loro scopo e al loro utilizzo, è bene suddividerli in macrocategorie per avere un quadro più ampio e completo dell’argomento.

Gli integratori si suddividono in:

Integratori mono o pluricomposti in forme predosate per unità - Questo tipo di integratori è venduto in parafarmacie, farmacie ed erboristerie e include probiotici e prodotti a base di estratti di fiori e piante, somministrate per perdere peso, aumentare o ridurre il senso di fame e sazietà e stimolare la concentrazione.

Integratori alimentari tecnologicamente modificati - Fanno parte di questa categoria tutti gli alimenti modificati chimicamente e arricchiti di determinate sostanze nutritive. Sono gli integratori monocomposti e pluricomposti quelli più venduti in commercio e fanno parte di questa macrocategoria gli integratori energetici, gli integratori proteici, gli integratori di acidi grassi e gli integratori di fibre.

Integratori energetici - Sono gli integratori che apportano energia al nostro organismo da un 5% al 25% del RDA giornaliero e vengono utilizzati comunemente soprattutto da sportivi perchè forniscono un’importante quantità di energia, attraverso sostanze quali la creatina, l'arnitina, la carnosina, la taurina, e il glutatione, utili per migliorare la performance sportiva.

Integratori vitaminici e di sali minerali - Sono gli integratori più comuni e più utilizzati in commercio per combattere stati carenziali di vitamine e per prevenire influenze stagionali e virus influenzali.

Integratori proteici -  Gli integratori proteici sostengono lo sviluppo della massa muscolare ed il recupero post allenamento. Non devono aver una funzionalità energetica.

Integratori di acidi grassi - Appartengono a questa categoria gli integratori di Omega 3 e Omega 6, che hanno importanti proprietà benefiche perchè proteggono dalle malattie cardiovascolari e infiammatorie e modulano positivamente la risposta immunitaria. In natura questi grassi si trovano negli oli vegetali, nei semi di lino, nell'olio di lino, nella frutta secca e soprattutto nel pesce.

Integratori di fibre - Sono gli integratori utilizzati in diete che richiedono un apporto maggiore di fibre. Servono ad accelerare il transito intestinale e ad aumentare il senso di sazietà. Questo tipo di integratori è utilizzato soprattutto da soggetti diabetici. In natura le fibre sono contenute in verdure, frutta e, in maggior quantità, nei legumi.


Gli integratori e il doping 

A differenza di farmaci dopanti come gli steroidi anabolizzanti, gli integratori non possono essere assolutamente considerati sostanze dopanti. Essi sono controllati dal Ministero della Salute, sono legali e non danneggiano la salute. Possono essere, dunque, utilizzati dagli sportivi in qualsiasi momento e non influiscono in maniera eccessiva sulle pratiche sportive. 
Tuttavia, per quanto gli integratori non costituiscano un pericolo per la salute, è sempre opportuno scegliere di integrare le sostanze di cui abbiamo bisogno attraverso gli alimenti naturali e, nel caso di acquisto di integratori, preferire sempre quelli che non contengono additivi come glucosio, conservanti e coloranti artificiali.

Gli integratori alimentari per le diete 

Molte persone che seguono delle diete ipocaloriche o che vogliono perdere peso scelgono di assumere degli integratori alimentari. Solitamente si preferisce, per le diete ipocaloriche, utilizzare integratori vitaminici oppure integratori di chitosano, ficus carica o fagioli bianchi,  fibre naturali che riducono l’assorbimento dei grassi o dei carboidrati aumentando il senso di sazietà. 
Composto dal guscio dei crostacei, il chitosano, per esempio, riduce l’assimilazione dei grassi fino al 30% ma, come accade spesso per molti integratori, è necessario aumentare la dose periodicamente perchè il corpo si abitua a determinate quantità del principio attivo.
Per ovviare a questo, dedicherò moltissimi articoli di questo blog ad evidenziare la differenza tra gli integratori chimici a derivazione e rielaborazione industriale ed i prodotti naturali cioè derivanti direttamente da piante coltivate.

Tra gli integratori a base di erbe, nelle diete, vengono preferiti quelli al tè verde, al cardo mariano, alla gymnema silvestris e al fucus, una particolare alga marina che stimola la produzione degli ormoni tiroidei (utile soprattutto in soggetti che soffrono di ipotiroidismo);  mentre, per le vitamine, verrà utilizzata la vitamina B6 che interferisce con il metabolismo degli zuccheri. Al contrario, per le persone che soffrono di ipertiroidismo e cercano di assumere una maggior quantità di alimenti, gli integratori al guaranà e alla caffeina stimolano il metabolismo e aiutano l’assimilazione corretta e graduale degli alimenti.