Confrontarsi per diffondere cultura, logica ed equilibrio (anche in rispetto a dove e come si vive per trarne il meglio) non vuol dire portare ad esempio "io faccio" "io sono"...
Vuol dire ragionare su dati scientifici, il più vasto e prestigioso possibile e che chiaramente possono essere in divenire.
Quindi applicarli...misurando e personalizzando.
Vuol dire avere mente aperta e non difendere a spada tratta quel che si fa personalmente.
Ed astenetevi da chi non studia e da chi non misura e non si applica tutti i giorni per cercare di fare il meglio per i suoi clienti o allievi...ma è solo un teorico di se stesso.
(S.Zambelli)

Pagine

Per altre informazioni e curiosità sull'alimentazione, l'allenamento, la riabilitazione e la naturopatia, potete andare su riccardodaprettopersonaltrainer.blogspot.it

"MANGIARE E' UNA NECESSITÀ. MANGIARE INTELLIGENTEMENTE E' UN' ARTE" (F.DeLaRochefoucald)

"MANGIARE E' UNA NECESSITÀ. MANGIARE INTELLIGENTEMENTE E' UN' ARTE" (F.DeLaRochefoucald)
"CHI NON BADA A CIÒ CHE MANGIA DIFFICILMENTE BADERÀ A QUALSIASI ALTRA COSA" (S.Johnson)

martedì 14 luglio 2015

Uno STUDIO interessante sull'integrazione di PROTEINE DEL SIERO DI LATTE

L'Integrazione di proteine ​​del siero di latte accelera la proliferazione delle cellule satellite durante il recupero da esercizio eccentrico.


Le cellule satelliti muscolo scheletriche (SCS) sono essenziali per i processi di rigenerazione muscolare e rimodellamento delle condizioni di salute e cliniche che hanno coinvolto la disgregazione muscolare. Tuttavia, il potenziale influenzato della supplementazione di proteine ​​nel post-esercizio e la regolamentazione del SC nel muscolo scheletrico umano non sono stati mai ben approfonditi. 
In uno studio comparativo umana, è stato studiato l'effetto della supplementazione di proteine ​​del siero idrolizzato successivo ad un esercizio eccentrico, su specifici tipi di fibra SC.
Ventiquattro giovani soggetti sani hanno ricevuto proteine idrolizzate di siero di latte ​​+ carboidrati (siero di latte, n = 12) o iso-calorico carboidrati (placebo, n = 12) durante il recupero post-esercizio da 150 contrazioni eccentriche massimali unilaterali. 

Prima e 24, 48 e 168 ore dopo l'esercizio, biopsie muscolari sono state fatte sulla gamba allenata  e analizzate, per specifico tipo di fibra contenuti SC. 

Contrazione massima volontaria (MVC) e creatinchinasi serica (CK) sono stati valutati come indici di recupero da danno muscolare. 

Nei casi di fibre tipo II SC, il gruppo che assumeva il siero di latte è aumentato il rapporto SC/fibra da 0,05 [0,02; 0,07] a 0,09 [0,06; 0,12] (p <0.05) e 0,11 [0,06; 0,16] (p <0,001) dalle successive 24 e 48 ore, rispetto al gruppo col placebo (p <0,05) a 48 h. 
Il gruppo di siero di latte ha visto aumentato il rapporto SC/mionuclei dal 4% [2; 5] al 10% [4; 16] (p <0,05) nelle 48 h; mentre il gruppo placebo è aumentato il rapporto del 5% [2; 7] al 9% [3; 16] (p <0,01)  ma nelle suvvessive 168 h.
La MVC è diminuita (p <0,001) ed i dolori muscolari ed il CK aumentato (p <0.001), a prescindere dalla supplementazione. 





In conclusione, la supplementazione di proteine ​​del siero potrebbe accelerare la proliferazione di Ste
m Cells (cellule satelliti SC) come parte della rigenerazione e del processo di rimodellamento dopo un allenamento ad alta intensità soprattutto di esercizio eccentrico.



FONTE:
NCBI Logohttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25063205

lunedì 20 aprile 2015

Alcune "pillole" sulla TAURINA e sulla GLICINA

CHE COS'E'
Non è sperma di toro, né urina di toro!!!
Il nome che porta è per via del suo isolamento all'interno della BILE del toro. Ma si trova in tutti i tessuti animali, quindi anche come fonte alimentare è praticamente ubiquitaria. Non serve mangiare la bile delle bestie!

Ha effetti energizzanti, stimolanti o simili?
NO. Che sia contenuta negli energy drink non significa nulla. Anche perché queste bevande di energy hanno ben poco, rispetto allo schifo che fanno per tanti altri motivi.
Determina solo un miglior utilizzo dell'energia a disposizione dell'organismo.


A COSA SERVE
  1. ALLA REGOLAZIONE DEL VOLUME CELLULARE. Si comporta come un osmolita, ossia, se viene aggiunto all'acqua, diminuisce la concentrazione delle molecole di quest'ultima. Quindi ha l'effetto di stimolare l'aumento del volume cellulare e del trasporto di alcuni aminoacidi, glucosio e altri ioni (calcio, magnesio) al tessuto muscolare, principalmente, stabilizzando le membrane cellulari. Effetti che hanno analogie con quelli della creatina. Da questi meccanismi ne deriva anche un effetto antiossidante.
  2. ALLA SINTESI DEGLI ACIDI BILIARI. Coniugandosi a determinati acidi biliari, permette che si creino dei sali biliari importanti per la fluidità della bile.
  3. HA EFFETTI SU DOMS E SUI CRAMPI. Sempre per i meccanismi citati prima, abbiamo una buona prevenzione di crampi muscolari e anche dei DOMS*; per i crampi muscolari, soprattutto in situazioni di allenamento con perdita di molti fluidi è interessante da essere usata.
  4. ALTRI EFFETTI SULLA SALUTE e SULL'ALLENAMENTO. Ci sono effetti positivi sul tessuto cardiaco ed epatico in ambito clinico.
  5. EFFETTI SUL SNC. La taurina penetra nel cervello facilmente, e in prima istanza anche qui stabilizza le membrane cellulari. La taurina è anche uno dei maggiori neurotrasmettitori inibitori insieme a GABA e Glicina, interagendo anche con i recettori di questi ultimi due. In cosa si traduce tutto questo? Sostenendo la produzione di questi trasmettitori, abbiamo un'AZIONE RILASSANTE, quindi potenziale ansiolitico e antidepressivo. Questo non significa che vi addormenterete se la userete pre workout, perché non determina una vera e propria SEDAZIONE come determinati farmaci, bensì una modulazione più fisiologica di determinate aree del cervello. E visto che in quella situazione il nostro organismo è in uno stato di allerta fisiologico, non verrà certamente "addormentato" ma ci sarà una migliore gestione dello stress (anche a livello ormonale) e miglioramento della concentrazione.

CONSIDERAZIONI:
Interessante notare come su alcuni siti di integratori, tra cui MyProtein, viene scritto: "può ottimizzare la produzione di energia".
Se vi fermate all'elenco puntato potreste essere fuorviati da questa locuzione.
Vi faccio notare come l'energia non può essere prodotta, ma solo TRASFORMATA!
Sarebbe più corretto dire che OTTIMIZZA L'UTILIZZO DEI NUTRIENTI. 




COME UTILIZZARLA?
In situazione di ingente afflusso ematico ai tessuti è ottima, quindi un paio di grammi pre-workout sono una buona idea.

Per chi ha problemi a prendere sonno, un consiglio: un paio di kiwi nell'ultimo pasto della giornata, 2 grammi di taurina e 2 di GLICINA** (il quale è anch'esso un aminoacido poco presente in quello che mangiamo)


*DOMS (da Wikipedia): 

L'indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata, acronimo DOMS dall'inglese Delayed Onset Muscle Soreness, è un fenomeno che è stato a lungo associato a un aumento dello sforzo fisico. Questo viene in genere riscontrato da tutti gli individui indipendentemente dal livello di allenamento, ed è una normale risposta fisiologica a sforzi maggiori, o lo svolgimento di attività fisiche a cui non si è abituati. Il dolore e il disagio associato ai DOMS solitamente raggiunge il picco tra le 24 e le 48 ore a seguito dell'esercizio fisico, e si estingue entro 96 ore. Generalmente, una percezione di dolore maggiore avviene con sforzi di maggiore intensità, e una più frequente esecuzione di attività sconosciute. Altri fattori che influiscono sulla formazione del DOMS sono la rigidità muscolare, la velocità della contrazione, la fatica, e l'angolo di contrazione.



**GLICINA (da Wilipedia):

La glicina è un neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale, specialmente nel midollo spinale e nel tronco encefalico, dove è cruciale per la regolazione dei motoneuroni. Inoltre degli interneuroni glicinergici sono stati trovati nella retina, nel sistema uditivo ed altre aree implicate nella sensorialità. Studi sperimentali separati hanno dimostrato che la glicina è anche un coregolatore del recettore NMDA del glutammato, un'azione che potrebbe essere importante nel dialogo tra fibre eccitatorie ed inibitorie a livello cerebrale.

La glicina è capace di attenuare la risposta glicemica se ingerita con glucosio. Se glicina e glucosio vengono assunti assieme, la risposta del glucosio plasmatico viene attenuata di circa il 50% rispetto alla risposta data dalla sola assunzione di glucosio. Tra varie fonti proteiche, la glicina è altamente presente nella gelatina, componendo circa il 30% degli amminoacidi in essa contenuti. 

Da diversi anni, alcuni studi hanno trovato una correlazione positiva tra l'assunzione di glicina, sia per via endovenosa che orale, e un aumento della secrezione di GH.

In ambito sportivo può essere suggerito di assumere la glicina assieme ad altri amminoacidi o altre sostanze per potenziarne l'effetto. Ad esempio, è stato visto che l'assunzione orale di un mix di glicina, glutammina e niacina (detta anche vitamina PP o B3) per un totale di 5 grammi al giorno da parte di uomini e donne di mezza età e anziani, ha provocato in 3 settimane un aumento del GH del 70% rispetto all'assunzione di un placebo.
Charles Poliquin, coach noto a livello internazionale, suggerisce di assumere un mix di glicina e glutammina nell'immediato post-allenamento coi pesi a supporto del sistema immunitario e per facilitare il recupero fisico. 
I due amminoacidi sono i componenti del glutatione, comunemente usato per misurare l'efficienza del sistema immunitario. La glicina inoltre contribuirebbe ad abbassare i livelli di cortisolo, ormone dello stress connesso con l'infiammazione, producendo un effetto anti-infiammatorio. "Cose come la glicina, che è un aminoacido che costa pochissimo, possono aumentare la produzione di GH se usata correttamente" (Charles Poliquin).

Alcuni vecchi studi sui ratti misero in luce come una dieta arricchita con glicina, fosse in grado di velocizzare e aumentare la risintesi del glicogeno epatico dopo una prestazione fisica intensa.

Uno studio (Antonio et al., 2002) ha esaminato l'effetto dell'ingestione acuta glicina sulle prestazioni nel sollevamento pesi. Questo studio esaminava il potenziale effetto tempone della glutammina sulla produzione di acido lattico durante l'esercizio coi pesi (fino al cedimento muscolare). Un'ora dopo l'ingestione di glutammina (0.3g/kg), l'ingestione glicina (0.3g/kg), o l'ingestione di un placebo, i soggetti eseguirono 2 serie di leg press (al 200% del peso corporeo) e panca (al 100% del peso corporeo). Ciò equivale a una media di ~23g di aminoacidi ingeriti tutti in una volta, ma non sono stati segnalati disturbi al tratto gastrointestinale. Ogni soggetto ha consumato uno dei tre supplementi prima delle tre sessioni di prova separate da una settimana. Non vi è stato alcun effetto della glicina sul numero di ripetizioni eseguite rispetto all'ingestione di placebo o di glutammina. Questi risultati indicano che una dose elevata di glicina ingerita prima dell'esercizio non ha effetti sulle prestazioni nel sollevamento pesi su soggetti allenati.



martedì 17 febbraio 2015

Le Ricerche Scientifiche sui BCAA

Cosa sono i BCAA
Sono denominati BCAA i 3 aminoacidi: Isoleucina – Leucina e Valina. 



L'acronimo significa "Branched Chain Amino Acids", vale a dire "aminoacidi a catena ramificata", data la loro particolare struttura molecolare: ogni aminoacido ha una terminazione che assomiglia ad un ramo, da cui il nome.
I 3 BCAA sono incredibilmente utili ed effettivamente rientrano nella categoria degli aminoacidi essenziali*, ovvero quelli che l'organismo non può costruire da solo e quindi devono deve assumere attraverso il cibo o l`integrazione. Infatti, anche se i muscoli utilizzano circa 20 aminoacidi per la crescita, i BCAA rappresentano ben un terzo di quelli contenuti nel tessuto muscolare. 
Quindi, quando la crescita muscolare è l'obiettivo, i BCAA sono realmente importanti.

Cosa Fanno i BCAA
Ciò che rende veramente i BCAA speciali è che, a differenza della maggior parte degli aminoacidi, vengono metabolizzati principalmente dentro il tessuto muscolare e non nel fegato, permettendo loro di essere usati come energia da parte delle cellule muscolari per produrre ATP*. 
L'ATP è la fonte primaria di energia che alimenta la contrazione muscolare e permette di sollevare i pesi. Durante un esercizio prolungato il corpo richiede più energia e i BCAA sono i primi aminoacidi usati a scopi energetici per risparmiare il tessuto muscolare. 
Per questo motivo, i BCAA hanno un impatto in quasi ogni aspetto dell'allenamento.



Le Ricerche Scientifiche sui BCAA
Gli studi 1-6 hanno confermato che la somministrazione di BCAA, con o senza carboidrati prima e durante l'attività fisica può influenzare positivamente le prestazioni sportive . 
In particolare i ricercatori sostengono che l'integrazione di BCAA durante l'allenamento intenso può aiutare a minimizzare la degradazione delle proteine e, quindi, portare a maggiori vantaggi in termini di massa magra.

1 Hefler SK,Wildman L, Gaesser GA et al (1993). Branched-chain amino acid (BCAA) supplementation improves endurance performance in competitive cyclists. Medicine and Science in Sports and Exercise 25, S24
2 Kreider RB,Miller GW, Mitchell M et al (1992). Effects of amino acid supplementation on ultra endurance triathlon performance. In Proceedings of the I World Congress on Sport Nutrition (pages488-536). Barcelona, Spain: Enero
3 Kreider RB,Jackson CW (1994). Effects of amino acid supplementation on psychological status during and intercollegiate swim season. Medicine and Science in Sports and Exercise 26, S115
4 Carli G, BonifaziM, Lodi L et al (1992). Changes in exercise-induced hormone response to branched chain amino acid administration. European Journal of Applied Physiology 64, 272-7
5 Coombes J,McNaughton L (1995). The effects of branched chain amino acid supplementation on indicators of muscle damage after prolonged strenuous exercise. Medicine and Science in Sports and Exercise 27,S149 
6 Kreider RB(1998). Central fatigue hypothesis and overtraining. In Kreider RB,Fry AC, O'Toole M (editors), Overtrainingin Sport (pages 309-31).Champaign, Illinois : Human Kinetics

Alcuni studi 7 ci indicano che durante l'esercizio fisico intenso e in condizioni di mancanza di energia, la fornitura di BCAA può avere un effetto di risparmio sulla degradazione del glicogeno* muscolare e questo favorirebbe sia unamaggiore energia che un minore logorio muscolare.

7 Blomstrand E, Ek S, Newsholme EA. Influence of ingesting a solution of branched-chain amino acids on plasma and muscle

E` stato dimostrato 8-10 che la scarsa disponibilità di BCAA durante l'esercizio fisico contribuisce a fare insorgere lafatica . Il meccanismo risiede probabilmente nell'aumento dei livelli del triptofano* che deprimerebbe il sistema nervoso autonomo ed endocrino, creando stanchezza e sonnolenza. Questo spiegherebbe anche i sintomi della sindrome da sovrallenamento: anemia, amenorrea, immunosoppressione, perdita di peso, depressione e calo delle prestazioni.

8 Newsholme EA,Parry-Billings M, McAndrew M et al (1991). Biochemical mechanism toexplain some characteristics of overtraining. In Brouns F (editor):Medical Sports Science, Vol. 32, Advances in Nutrition and Top Sport(pages 79-93). Basel , Germany : Karger
9 Gastmann UA,Lehmann MJ (1998). Overtraining and the BCAA hypothesis. Medicine andScience in Sports and Exercise 30, 1173-8
10 Kreider RB(1998). Central fatigue hypothesis and overtraining. In Kreider RB,Fry AC, O'Toole M (editors), Overtrainingin Sport (pages 309-31).Champaign, Illinois : Human Kinetics

Esiste una crescente evidenza che l`integrazione di BCAA è molto importante immediatamente dopo l'esercizio. In uno studio 11 condotto a Copenhagen, gli atleti hanno ingerito BCAA o un placebo durante un'ora di esercizi al ciclo-ergometro e due ore dopo l'allenamento. 
Sembra che l'integrazione abbia prodotto un rilascio minore di aminoacidi dai muscoli delle gambe durante il recupero post-allenamento. I ricercatori hanno concluso che l'ingestione di BCAA può avere un effetto di risparmio sulle proteine durante il recupero da esercizio fisico, causando probabili effetti a catena sul miglioramento della qualità del recupero , riducendo il rischio di lesioni al tessuto muscolare e rendendo più facile per gli atleti allenarsi ad alta intensità nei giorni successivi.

11 Am J Physiol Endocrinol Metab, vol 281 (2), ppE365-E374, 2001 BCAA intake affects protein metabolism in muscle after but not during exercise in humans

In particolare, sembra che sia la leucina a ricoprire un ruolo fondamentale: le ricerche 12 indicano infatti che la leucina sembra essere infatti l'aminoacido più utilizzato quando si pratica un esercizio fisico.

12 Physiol. Nutr. Metab. 27(6): 646–662 (2002)  - Role of Leucine in Protein Metabolism During Exercise and Recovery

Chi Dovrebbe Usare i BCAA
Per chi pratica fitness, i BCAA possono essere utili per contrastare il logorio muscolare, aumentare la massa muscolare e favorire una condizione favorevole alla produzione di ormoni anabolici*.

Per chi vuole migliorare le performance sportive: i BCAA sono un valido aiuto per contrastare l`insorgenza della fatica, produrre energia senza intaccare il muscolo, facilitando il miglioramento delle prestazioni ed il recupero muscolare.

Per chi desidera aumentare la massa muscolare: gli aminoacidi ramificati aiutano ad aumentare la sintesi proteica*, ossia il tasso con cui le proteine vengono costruite. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato una correlazione tra somministrazione di BCAA ed ormoni anabolici.

Per chi vuole dimagrire: i BCAA sono indicati soprattutto in periodi di restrizione calorica perché, grazie alle loro proprietà di risparmio del tessuto muscolare, aiutano a diminuire la degradazione del muscolo stesso, aiutando a mantenere elevato il metabolismo e a ridurre il rischio di ingrassare nuovamente quando si smette la dieta




*GLOSSARIO

  • aminoacido essenziale : aminoacido che il corpo umano non può produrre naturalmente e per questo deve essere introdotto con il cibo
  • anabolico : che favorisce la costruzione muscolare
  • antiossidante : sostanza che aiuta a combattere i radicali liberi, particelle che danneggiano le cellule e accelerano il processo di invecchiamento.
  • ATP : è la fonte energetica preferenziale del corpo per gli sforzi intensi di breve durata.
  • catabolismo : che favorisce la distruzione muscolare
  • glicogeno : zucchero immagazzinato nei muscoli
  • glutammina peptide : si tratta di una forma di glutammina più assimilabile e quindi più efficace.
  • sintesi proteica : è il tasso con il quale in corpo produce proteine.
  • triptofano : aminoacido precursore della serotonina, sostanza correlata all'insorgere della stanchezza.

mercoledì 28 gennaio 2015

INOSITOLO o Vitamina B7

L'inositolo è solubile in acqua, le fonti alimentari sono gli agrumi, le noci, il lievito di birra, la melassa, i cereali integrali, le verdure, la lecitina, latte e carne purchè biologici, i sintomi da carenza sono problemi alla vista, colesterolo alto, problemi di pelle, stitichezza. 
E' una vitamina vitale per la crescita dei capelli, per il metabolismo dei grassi e del colesterolo, per la formazione della lecitina. 
Il suo assorbimento è ridotto dal consumo di zucchero, mais, alcol e antibiotici, il suo assorbimento è favorito dalla vitamina B12, B1, B2, C, E, dal fosforo, dalla colina, dal complesso B.

ALIMENTI che contengono inositolo: germe di grano, cereali integrali interi, frutta agrumi, frattaglie, fegato, cavolo, lievito di birra, latte, mandorle, noci,frutta secca, legumi, lecitina ne contiene modiche quantità, cuore di manzo, riso integrale, melassa, fegato essiccato, frutta e verdura fresca.

Ecco una lista di alimenti ricchi di inositolo, calcolato per 100 g. di prodotto.
  • Germe di grano: 690 mg.
  • Prugne secche: 470 mg.
  • Fegato di manzo: 340 mg.
  • Riso integrale: 330 mg.
  • Fiocchi d’avena: 320 mg.
  • Noci: 180 mg.
  • Melone: 170 mg.
  • Arancia: 150 mg.
  • Banana: 120 mg.

Peperoni: ci sono 35 milligrammi di inositolo in ogni peperone di medie dimensioni a forma allungata. 
Barbabietole: hanno 21 mg di inositolo in ogni ½ tazza da servire. 
More: hanno 173 milligrammi di inositolo in ogni ½ tazza di more. 
Broccoli: hanno 30 mg di inositolo in ogni ½ tazza da servire. 
Cavolo: hanno 95 mg di inositolo in ogni tazza 1 porzione. 
Melone: ha 355 mg di inositolo in ogni tazza da ¼. 
Carote: hanno 48 mg di inositolo in ogni tazza 1 porzione. 
Cavolfiore: ha 95 mg di inositolo in ogni ¼ testa  da servire. 
Melanzana: dispone di 84 mg di inositolo in ogni ½ tazza da servire. 
Pompelmo: dispone di 398 mg di inositolo in ogni pompelmo. 
Fagiolini: i fagioli verdi hanno 193 milligrammi di inositolo in ogni ½ tazza da servire. 
Fagioli Lima: hanno 170 milligrammi di inositolo in ogni ½ tazza da servire. 
Lime: hanno 194 milligrammi di inositolo in ogni calice. 
Mandarini e Arance (in scatola): Conserve di mandarini hanno 149 milligrammi di inositolo in ogni ½ tazza da servire. 
Funghi: hanno 17 mg di inositolo in ogni 7 funghi. 
Senape: ha 42 mg di inositolo in ogni porzione

SINTOMI da CARENZA INOSITOLO: eczemi, disturbi della circolazione arteriosa e cardiaci, stipsi, il diabetico elimina più inositolo, troppo caffè inibisce le scorte di inositolo nell'organismo, come pure l'uso di sulfamidici, oppure una eccessiva diuresi o assunzione di acqua, la sua carenza causa stitichezza, eczema, anomalie degli occhi, caduta dei capelli, colesterolo alta, malattie cardiache e arteriose, problemi al sistema nervoso

ATTIVITA’ dell'INOSITOLO: Stimola la produzione di Lecitina nell'organismo, i grassi vengono spostati dal fegato alle cellule con l'aiuto della Lecitina, e aiuta a ridurre i grassi nel sangue, impedisce l'indurimento delle arterie, protegge il fegato, i reni, il cuore, nutre inoltre le cellule cerebrali, buone quantità si trovano nel midollo cerebro-spinale, si trova in elevate concentrazioni nel cervello, nello stomaco, nei reni, nella milza, e nel fegato,regola il tasso del colesterolo, lieve effetto inibitore sul cancro, usata con la vitamina E, si usa per curare le lesioni nervose, in certe forme di distrofia muscolare. Rientra nel metabolismo dei grassi e del colesterolo. 
Ha una azione trofica, nutriente, per i tessuti nervosi, produce un effetto antiansia. 
Coadiuvante nelle affezioni del cuoio capelluto e della pelle. Stimola la peristalsi intestinale.

UTILITA' dell'INOSITOLO: è necessario alla crescita ed alla sopravvivenza della cellula del midollo osseo, delle membrane oculari e degli intestino, è vitale per la crescita dei capelli, prevenendo il loro sfibrarsi e la calvizie., utile in caso di stitichezza, di colesterolo alto, elimina i grassi dal fegato, di aiuto nelle neuropatie diabetiche, nella ipoglicemia, nella paralisi cerebrale, ha un potere ansiolitico, efficace contro l'insonnia, aiuta nei casi lievi di ipertensione, nella schizofrenia, nella ipoglicemia, per le persone che ha un tasso alto di rame e un tasso baso di zinco, previene l'ingrossamento del fegato, di aiuto nell'ansia, neuropatie diabetiche periferiche, tensione nervosa, vertigini, cirrosi epatica, glaucoma, asma, aterosclerosi, ictus, malattie cardiovascolari, cancro, gastrite, sovrappeso e obesità, paralisi cerebrale.
La mesoinosite, o Inositolo, o vitamina B7 è uno dei rimedi più importanti nei processi di disintossicazione dell'organismo umano.
Chimicamente si tratta di uno zucchero molto semplice che stimola e attiva i mitocondri (in pratica i “polmoni” della cellula) facilitando la loro respirazione e attivando tutti i processi di ripulizia della cellula o dell'organo coinvolto.
L'uso dell'inositolo è quindi indispensabile per portare in equilibrio tutti i tessuti dell'organismo con una alta concentrazione di mitocondri: in pratica si tratta degli organi chiamati “nobili” cioè cuore, cervello, sistema immunitario e fegato, ma anche il muscolo che deve essere in grado di produrre energia con una corretta respirazione cellulare.

Preparazioni

L'inositolo è uno zucchero e ingerito come tale, per l'acidità dello stomaco, si mette in equilibrio con altri zuccheri, trasformandosi e modificando in parte la sua azione. 
Per questo alcuni autori preferiscono l'uso di forme gastroresistenti che vengano assorbite, immodificate, a livello duodenale. L'assorbimento complessivo è comuqnue buono, qualunque sia la forma farmaceutica utilizzata. 
Per ottenere alti livelli ematici è spesso usata anche la via parenterale (iniezioni o fleboclisi). 

Preparazioni consigliate

I prodotti che vengono consigliati sono Inositox (prodotto da Zerotox) in compresse da 1 grammo, oppure Dima Hepa (della ditta Solgar) contenente insieme a 333 mg di inositolo per tavoletta anche Colina e Metionina, sostanze utili per la corretta protezione e attivazione del fegato.

Dosaggio

L'inositolo è un prodotto interessante e come tale può essere usato a diversi dosaggi.
In una condizione di tipo tossico acuto (ad esempio dopo una intossicazione alimentare, dopo un pesante trattamento antibiotico o cortisonico, dopo l'anestesia per un intervento chirurgico o come spesso si fa, a cavallo e dopo un ciclo di trattamento di chemioterapia antitumorale), il dosaggio può essere variabile dai 3 ai 6 grammi al giorno. In genere si usano 3 o 4 compresse prima dei tre pasti, o comunque tre volte al giorno, per un totale di 10-12 compresse al giorno, oppure fino a 6 usando la composizione da un grammo, più pratica, di Inositox.
In una condizione di trattamento prolungato, come nel caso di una disfunzione del fegato cronica, nei postumi di una forma epatitica, nella steatosi del fegato, o in condizioni meno problematiche ma che hanno bisogno di disintossicazione continua, come nel caso dell'acne o delle forme di cattiva digestione, o in caso di fenomeni di malassorbimento o di irregolarità intestinale, 2 grammi al giorno di inositolo possono essere sufficienti, assumendo 1 compressa di Inositox prima della prima colazione e lo stesso prima della cena, con un buon bicchiere di acqua.

Durata

La somministrazione va intesa come una integrazione alimentare, e l'uso nei casi di trattamento acuto, per una azione disintossicante, è limitato, in autoterapia, ad un tempo di 7-15 giorni. Il trattamento prolungato, a basso dosaggio può invece essere proseguito anche per mesi, senza alcuna preoccupazione.

Altri usi

Vale la pena di ricordare che l'inositolo ha evidenziato recentemente una importante valenza di trattamento di supporto nel caso di attacchi di panico (DAP) o di fenomeni depressivi. 
Anche la depressione rientra quindi tra le indicazioni del suo impiego.
Fondamentale inoltre è ricordare che nel caso di intossicazione da metalli pesanti, da micotossine come la Ocratossina o le Aflatossine che contaminano i cibi e gli alimenti, l'impiego di questa sostanza, affiancata ad altri antiossidanti come la Vitamina C e il Selenio consente spesso all'organismo di stare in equilibrio e in salute a dispetto dei contaminanti ambientali che circondano l'organismo.
Il suo uso nel corso di chemioterapia è fondamentale per ridurre al minimo le lesioni e la tossicità epatica. 


L’INOSITOLO PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:

Organi
Malattie

Apparato intestinale

Stitichezza
Capelli/cuoio capelluto
Calvizie
Cervello/sistema nervoso
Ansia

Insonnia

Neuropatie diabetiche periferiche

Schizofrenia

Tensione nervosa

Trasmissione nervosa

Vertigini
Fegato
Cirrosi epatica

Ingrossamento del fegato
Occhio
Glaucoma
Polmoni/Apparato respiratorio
Asma
Sangue/apparato circolatorio
Alto tasso di colesterolo

Arteriosclerosi

Aterosclerosi

Ictus

Ipertensione

Ipoglicemia

Malattie cardiovascolari
Stomaco
Cancro (terapia pre-operatoria)

Gastrite
Generale
Alimentazione femminile

Insonnia

Sovrappeso e obesità

Paralisi cerebrale


Inositolo, il fine regolatore del metabolismo e dell'ansia

Dell'inositolo si conoscono molte azioni positive, tanto che il suo impiego è diventato usuale quando si vuole aiutare la disintossicazione di un organismo o si vuole stimolare la funzione antitossica del fegato.
Per questo, quindi, questa sostanza che in modo un po' improprio viene definita come una vitamina, viene utilizzata spesso in situazioni come quelle legate alla chemioterapia antitumorale (dosaggi di 2-4 tavolette da un grammo al giorno nei periodi di trattamento e in quelli immediatamente successivi) per aiutare l'organismo a controllare alcuni degli effetti secondari sul fegato.
Ma vedremo utilizzato l'inositolo nello stesso modo dopo un trattamento antibiotico o dopo una forma di tossinfezione alimentare.
Per la sua azione di stimolo sul fegato potrà spesso essere di supporto nei disturbi digestivi, e in una fase come quella successiva al Natale, ecco che l'uso di 2 tavolette al giorno da un grammo (come ad esempio in Inositox) da assumere prima della prima colazione e prima della cena per una quindicina di giorni, è un valido strumento per aiutare l'organismo a ritrovare il suo equilibrio.
Il motivo per cui negli anni passati il suo uso è stato sempre collegato alla azione disintossicante è quello della sua azione sui mitocondri (le strutture della cellula che ne stimolano la respirazione) e quindi sugli organi che ne sono ricchi come i muscoli, il fegato e la pelle, da cui deriva la sua forte efficacia nel trattamento dell'acne (due grammi al giorno anche per periodi prolungati), sia come trattamento esclusivo sia in affiancamento alle terapie utilizzate per il suo trattamento (antibiotici, pillola, retinoidi).
Negli ultimi anni però è emersa dalla ricerca scientifica la sua azione come "secondo messaggero", quella sostanza implicata nella regolazione di molti aspetti del metabolismo.
Un secondo messaggero aiuta il passaggio di una informazione che arriva alla cellula verso il suo interno e inositolo svolge specificamente questa funzione (Tran CH et al, Front Physiol. 2014 Jun 30;5:243. doi: 10.3389/fphys.2014.00243. eCollection 2014).
Quando ad esempio un ormone tiroideo arriva alla superficie della cellula per determinare la sua azione di stimolo al metabolismo, dalla superficie cellulare i recettori dell'ormone tiroideo attivano nella cellula una sostanza derivata dall'inositolo che porta l'informazione metabolica al mitocondrio o al nucleo cellulare.
L'inositolo si comporta quindi come un rapidissimo trasportatore di informazioni che determinano poi come la cellula funzionerà.
Questa azione di modulazione dell'informazione avviene per almeno una trentina delle più importanti azioni enzimatiche e metaboliche dell'organismo, come molte azioni di attivazione ormonale o la gran parte delle funzioni legate al metabolismo.
Un esempio che spesso faccio durante le mie comunicazioni è quello delle casse acustiche di uno stereo, che quando vengono accese possono essere a volume bassissimo (per cui non si sente nulla) o talora invece a volume elevato generando un rumore potente.
L'azione dell'inositolo come secondo messaggero è quella di "regolare il volume" facendo sì che ogni musica riprodotta esca poi al volume giusto per essere ascoltata nel migliore dei modi.
Per questo allora il suo impiego diventa importante in molte condizioni come quelle legate allo stato emotivo.
Inositolo è coinvolto nella regolazione anche del metabolismo nervoso e nella attivazione di molti centri cerebrali.
In modo inaspettato ma gradito si comprende oggi che questa semplice sostanza può avere un naturale effetto di regolazione dell'ansia e una azione importante di controllo di molti sintomi depressivi (Mukai T et al, Hum Psychopharmacol. 2014 Jan;29(1):55-63. doi: 10.1002/hup.2369. Epub 2013 Dec 3); può essere anche utile nella regolazione dei meccanismi del sonno.
Due grammi di Inositolo al mattino prima della prima colazione possono spesso, migliorando il metabolismo, contribuire alla naturale risoluzioni di molti stati di disagio emotivo.
In molti casi di depressione il suo impiego consente di affiancarsi alle terapie in corso per meglio modularle e per superare la fase di disagio esistente.
Fornisce anche un importante contributo alla regolazione ormonale, per cui l'impiego nelle alterazioni del ciclo mestruale come quelle legate alla Policistosi ovarica (PCO) sono ormai diventate consuetudine. Una o due tavolette da un grammo al giorno per periodi prolungati sono spesso il supporto utile al riequilibrio del ciclo e al controllo dei sintomi correlati. 
In questo senso l'uso di Inositox, che affianca all'inositolo la presenza di Manganese e Zinco (oligoelementi), è la scelta più indicata.
Nella mia esperienza riconosco però che la forte azione di questa sostanza in molte situazioni cliniche dipende dalla sua azione di fine regolazione della azione insulinica, coinvolta nel metabolismo energetico e nella regolazione dell'uso degli zuccheri nell'organismo.
L'Inositolo migliora la sensibilità insulinica attivando, come l'attività fisica, i canali di trasporto del glucosio (GLUT4) indispensanbili a contrastare la resistenza insulinica provocata da molte abitudini alimentari scorrette.
Quando uso inositolo nelle mie indicazioni o nelle mie prescrizioni ho la sensazione di agire sulla "carburazione" di un motore (se volessimo usare una similitudine automobilistica), regolandone la sua azione in modo fine e gentile. Con la certezza di continuare ad usare per l'organismo segnali di fine regolazione naturali, innocui e efficaci al fine di ottenere una regolazione che spesso neanche molti farmaci sono in grado di dare.

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